Se in testa e quasi tutto deciso, in coda si lotta per evitare la retrocessione
Campionato alle battute conclusive, diviso a metà. Senza più storia o quasi nelle posizioni di vertice, dove, solo alcuni dei principali verdetti, prima posizione e play-off si, play-off no visto la regola dei sette punti, e l’alto distacco tra le contendenti, ancora devono essere suggellati dalla matematica, mentre per la retrocessione è tutto ancora pericolosamente in gioco. La Luparense (64) aspetta solo la certificazione matematica per festeggiare la promozione in Eccellenza. La capolista, vanta 5 punti di vantaggio sulla seconda, l’Arcella, e non dovrebbe avere problemi a raggiungere questo importante traguardo a fine campionato. Tra le mura amiche riceve il Torre (40), che non ha niente più da chiedere a questo campionato. Cercherà invece di non ammainare bandiera bianca, l’Arcella (59), unica rimasta in grado di qualche grattacapo alle speranze di promozione dei “lupi”. A Limena sarà scontro ad alta quota tra la seconda appunto l’Arcella e la terza della classifica la Vigolimenese diretta e unica concorrente nella corsa ai play-off, anche se la regola dei sette punti oramai non lascia quasi più possibilità ai padroni di casa. Sarebbe una partita di tutt’altro spessore agonistico Graticolato (37) Amrosiana (38), rispettivamente quinta e sesta in graduatoria, in piena lotta per l’ultimo posto disponibile play-off. Ma visto l’enorme svantaggio in fatto di punti sarà solo una formalità, un allenamento. Prive di particolari obiettivi se non quello di migliorare la propria classifica a quattro turni dalla fine del torneo. Una formalità sarebbe anche tra lo Spinea (33) che tra le mura amiche riceve il Maerne (37). Invece, i giallo-blu padroni di casa, partiti con ben altri propositi ad inizio campionato, si trovano invischiati nelle zone pericolose dei bassi fondi di classifica, poco sopra la criticità. Dovranno assolutamente fare risultato per non essere irrimediabilmente risucchiati dalle sabbie mobili della retrocessione. Arriviamo così alla zona buie vere e proprie del campionato, la corsa salvezza che mai come in questa stagione vede protagoniste tantissime squadre che puntano a evitare il fallimento di una retrocessione. Sarà un’autentica domenica di battaglie su quattro campi, dove è ancora tutto aperto, niente di deciso. Appena sopra la zona play-out, il derby padovano tra l’Albignasego (30) e Azzurra (34). Al momento attuale, entrambe sarebbero salve, ma un eventuale passo falso di una o dell’altra metterebbe a serio pericolo il loro finale di stagione. Stesso discorso per la Robeganese (31) che riceve il fanalino di coda del Loreo (19). La classifica direbbe senza ombra di dubbio che non c’è partita, ma guardando più in dettaglio l’attuale momento di forma, sarà senz’altro un partitone. La Robeganese, in serie negativa nelle ultime cinque partite casalinghe (due pareggi e tre sconfitte), di contro il Loreo che sembrava già spacciato poco più di un mese fa, in gran forma con tre pareggi e due vittorie nello stesso periodo. E arriviamo alla zona play-out, dove rimane da definire il nodo retrocessione, la zona che ci chiama in causa da vicino. Saranno i veneziani del Dolo, anche loro invischiati nella lotta per non retrocedere con la debacle casalinga di una settimana fa, a rappresentare l’ostacolo odierno sulla strada della salvezza per i granata di mister Gazzetta. I “ragazzi” vanno a caccia di punti pesanti per chiudere in crescendo questa tribolata stagione. Dobbiamo tornare a macinare punti e sperare di ritornare in zona di galleggiamento. Nell’ultima partita in programma, il derby veneziano, autentico spareggio per non restare tagliati fuori dalla zona play-out e retrocedere direttamente (sempre per la regola dei sette punti) tra il Favaro (23) e il Pro Venezia (22). Una sconfitta vorrebbe dire quasi certamente addio alla categoria, mentre un pareggio, non servirebbe a nessuna delle due. Valgono solo ed esclusivamente i tre punti in palio per alimentare ancora qualche piccola, debole fiammella di speranza. Lp.